Andata solo andata senza mai un ritorno e abbiamo fatto piani per un nuovo mondo
Sono in partenza. Dopo domani sarò in volo per New York.
Non ero così emozionata per un viaggio da quando avevo 14 o 15 anni e sono stata un mese in Irlanda da una famiglia irlandese o quando sono partita per Londra con mia sorella e la sua amica Elena. La sensazione di libertà e di essere per la prima volta in un altro mondo, che ho provato allora, è ciò che ho ricercato sempre nei miei viaggi successivi.
"«Capitolo primo. Adorava New York. La idolatrava smisuratamente». No, no, è meglio «La mitizzava smisuratamente», ecco. «Per lui, in qualunque stagione, questa era ancora una città che esisteva in bianco e nero, e pulsava dei grandi motivi di George Gershwin». Ahhh, no, fammi ricominciare da capo. «Capitolo primo. Era troppo romantico riguardo a Manhattan, come lo era riguardo a tutto il resto. Trovava vigore nel febbrile andirivieni della follia e del traffico. Per lui New York significava belle donne, tipi in gamba che apparivano rotti a qualsiasi situazione». Eh, no... stantio, roba stantia... di gusto uhm... Insomma, dai, impegnati un po' di più. Da capo. «Capitolo primo. Adorava New York, anche se per lui era una metafora della decadenza della cultura contemporanea. Com'era difficile esistere in una società desensibilizzata dalla droga, dalla musica a tutto volume, televisione, crimine, immondizia». Troppo arrabbiato. Non voglio essere arrabbiato. «Capitolo primo. Era duro e romantico come la città che amava. Dietro i suoi occhiali dalla montatura nera, acquattata ma pronta al balzo, la potenza sessuale di una tigre». No, aspetta, ci sono. «New York era la sua città, e lo sarebbe sempre stata». ["Manhattan" - Woody Allen]
2 Comments:
Uh Madunnaaa!!! :-)
Davvero!
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